In visita da Enea Ciccarelli

di Stefano Giannetti

Il mondo dell’ornitologia è fatto di tanti amici, purtroppo gli incontri sono sempre meno frequenti perché non tutti abitiamo vicini, l’Italia è lunga e le trasferte e gli incontri per i più distanti si racchiudono come sempre nel periodo autunnale in occasione delle mostre ornitologiche. Il più delle volte anche in quelle poche occasioni gli incontri sono tanti ed il tempo a disposizione sempre poco, e quasi sempre ci si congeda con un “la prossima volta speriamo di poter avere più tempo per chiacchierare”. Conosco Enea Ciccarelli da poco tempo, in occasione di una delle recenti edizioni di Zebra’s e fin dal primo giorno, abbiamo stretto un rapporto di amicizia che va oltre l’ambito ornitologico, anche se il più delle volte sempre di mandarini e passeri si torna a parlare! Negli ultimi due anni ha organizzato delle bellissime giornate, in visita agli allevamenti sulla costa adriatica, e sin dalla prima volta mi offri la sua ospitalità. Tra un impegno ed un altro ho sempre rimandato l’invito, ma l’occasione propizia è arrivata verso la metà di ottobre, approfittandone per poter far incontrare anche le nostre famiglie. Il nostro hobby spesso è poco vissuto dalle nostre famiglie e poco facciamo a volte per coinvolgerle, sempre a causa del poco tempo a disposizione. Abbiamo preso accordi più precisi in occasione della mostra di Faenza, ed una volta stabilito gli ultimi dettagli, mi ha invitato a passare da lui il primo week-end di novembre. L’occasione è stata colta al balzo, sia  per poter fare, finalmente un bel servizio fotografico ai suoi splendidi uccelli, ma soprattutto per poter passare insieme un po’ di tempo, senza la fretta di sgabbiare, di tornare a casa. Insomma grazie alla sua ospitalità si è prospettato un bel  fine settimana da trascorrere insieme! Partiti di primo pomeriggio, abbiamo ripercorso le strade fatte nelle precedenti visite, ci hanno accompagnato i colori autunnali, che a perdita d’occhio dipingevano le montagne abruzzesi prima e marchigiane dopo. Arrivati in serata Enea ci attendeva, con la piccola Cloe, “al solito posto”, un saluto frettoloso e via verso casa dei suoi genitori. Arrivati a casa abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa da mamma Adriana e papà Ferdinando, una volta accomodati la prima cosa che ci ha colpito, anche perché la prima di tante cose che abbiamo ammirato, è stata la grande collezione di fossili e minerali che faceva bella mostra nell’ingresso di casa, da restare bocca aperta ad ammirarla, Lorenzo non voleva staccarsi da quelle vetrinette, mentre Ferdinando ci mostrava con orgoglio questo o quel pezzo della collezione. Adriana in cucina stava ultimando i preparativi per la cena, qualcosa mi diceva che sarebbero state due giornate all’insegna della buona cucina. Giulia ha subito fatto amicizia con Cloe, le bambine hanno subito diretto la loro attenzione sulle bambole; dopo qualche minuto è arrivata Tania, la moglie di Enea, e così le presentazioni di rito si erano concluse, e pian piano abbiamo cominciato a raccontare le nostre avventure ornitologiche, io ed Enea già sapevamo di cosa parlare ma ben presto l’attenzione si è diretta verso altri argomenti che pian piano hanno coinvolto tutti i presenti. Così abbiamo potuto apprezzare altre passioni di Ferdinando, dalla scultura alle piante grasse, al passato da atleta, tutta casa era abbellita da trofei, ritratti e sculture, medaglie e fotografie. Abbiamo potuto ammirare alcune delle sculture di Enea, perché ha saputo seguire le orme del padre e prendere e perseguire quello che per Ferdinando era ed è una passione, per farla diventare una scelta di vita ed orientare così gli studi verso le belle arti. Pian piano io ed Enea ci siamo resi conto che eravamo rimasti a parlare solo io e lui tra di noi, Emanuela e Tania, già stavano organizzandosi per il giorno dopo, in giro per Civitanova, e sapendo che la zona è una tra le più rinomate in Italia nel settore della calzatura d’alta qualità, avevo dei strani presentimenti. La serata è passata veloce e la compagnia è stata sempre gradevole e ci avvolgeva sempre più in un clima familiare!

L’indomani io ed Enea ci eravamo organizzati per buttar giù il servizio fotografico nel suo allevamento, si vedeva che non stava nella pelle, speravo così di potergli offrire dei buoni scatti, la mia paura, avendo avuto già modo di fotografare i suoi soggetti a Zebra’s era quella di non riuscire negli scatti a causa del nervosismo che i suoi soggetti mi avevano sempre dimostrato in quelle passate occasioni. Dopo una veloce ma ottima colazione, percorrendo in auto un bellissimo lungomare mattutino, ci siamo recati in allevamento, abbiamo preparato l’attrezzatura e prima di iniziare a scattare abbiamo dato un’occhiata agli ospiti della gabbie, soggetti a dir poco entusiasmanti, belli, ben strutturati, in taglia, bel disegno, bel colore, soggetti unici, dei veri campioni; mandarini, passeri del Giappone, padda, becco d’argento, ed un paio di coppie di lonchure rare, facevano bella mostra!

Dopo la stesura di una tabella di marcia sull’elenco de soggetti da fotografare, abbiamo messo il primo soggetto nel box fotografico, uno dei bellissimi Diluito Dorso chiaro, e con mia grande sorpresa, si è dimostrato disponibile allo scatto. Evidentemente essere fotografati nel loro ambiente, con le stesse condizioni ambientali, non lo aveva affatto intimorito, e difatti non è stato un caso tutti i soggetti ripresi si sono comportati benissimo, dimostrandosi tranquilli e per niente intimoriti.

E così abbiamo iniziato una lunga giornata fatta di clic e piume, la tabella di marcia prevedeva la ripresa della serie dei Grigio e dei Bruno per Diamanti mandarino, a seguire i padda, le lonchure e per concludere, nel pomeriggio la miriade di mutazioni allevate del passero del Giappone. Tra i mandarini l’occhio non poteva non cadere sui bellissimi Bruno Eumo, ultimi arrivati in allevamento, una chicca unica e rara che rappresentavano la ciliegina sulla torta.

Non ho mai trovato tanta facilità nel fotografare così tanti mandarini, è stato davvero un piacere e vedevo altresì Enea molto entusiasta dei primi risultati che vedevamo sul display della fotocamera dopo ogni scatto. Avevamo terminato di fotografare i mandarini quasi ad ora di pranzo, ci siamo dilungati un attimo in più per fotografare i padda, molto più calmi e le lonchure. Tra i padda il vanto di Enea erano gli Ino, davvero incantevoli.

Passati alle lonchure abbiamo fotografato una serie di Becco d’argento mutati per passare alle bellissime Flaviprimna e per concludere con i bellissimi becco di piombo testa perlata, un’autentica rarità. Mentre ero intento a scattare delle foto al testa perlata, è arrivato a trovarci Giorgio, è sempre un piacere incontrarlo, ancor di più la passione e la dedizione che ripone nei suoi mandarini ed esotici in generale, ci siamo accordati per rivederci nel pomeriggio, ci avrebbe portato per fotografare, il raro Diamante pappagallo lutino, insieme a qualche altra sua chicca.

Ad ora di pranzo siamo tornati a casa Ciccarelli, mamma Adriana aveva in forno delle profumatissime lasagne. Emanuela e Tania avevano passato la mattinata in giro per il centro, ed i bambini ormai erano un continuo scherzare e giocare. Io ed Enea abbiamo raccontato le nostre “avventure” mattutine ed i progetti per il resto della giornata, ancora dovevamo fotografare i passeri ed avevamo in mente qualche scatto particolare. Terminato il buonissimo pranzo abbiamo fatto ritorno all’allevamento, per continuare a fotografare ed a chiacchierare. Enea ha praticamente tutte le mutazioni del passero del Giappone, e resto sempre stupito quando lo osservo e ammiro con quale facilità e disinvoltura mi parla di una mutazione o combinazione di mutazioni, di portatori, di diluizioni e eccessi, insomma palesa chiaramente la sua decennale esperienza con i passeri e non solo! Abbiamo fotografato i Nero bruno, i Nero grigio, e Rosso bruno, i Rosso grigio, tutta una serie di Pastello, di Perla, davvero dei bei passeri.

Avevamo concluso così tutta la serie di fotografie che ci eravamo proposti di fare, mancava però un solo scatto, più che altro una scommessa. In occasione di Faenza aveva preso un mandarino Eumax/Seifert, in pratica un Grigio Mascherato molto carico, quasi grigio sul dorso con guancia e fianco molto carichi, soggetti usati per caricare appunto i Mascherati proprio sulla guancia e sul fianco. Avendo preso questo soggetto nelle varie discussioni che facciamo sul forum del Passero del Giappone, dove di disquisisce di genetica ad alti livelli, e dove io arranco a capire qualche cosa, l’amico Sergio Lucarini aveva commentato così la notizia di questo nuovo acquisto “In effetti una bella sequenza di foto di tutte le varietà alleliche potrebbe essere utile per un articoletto sulla attuale situazione del locus “riduzione”. Se non sbaglio a questo punto dovrebbero essere sei gli alleli conosciuti: ancestrale, dorso chiaro, eumax, masch. oo.nn., masch. oo.rr., ino.” Avevamo preso questa battuta di Sergio come una sfida per potergli regalare uno scatto tanto difficile quanto unico. E così ci siamo dati quindici minuti di tempo per poter tentare lo scatto dei sei Mandarini in contemporanea, fotografare sei mandarini adulti, maschi, contemporaneamente su un posatoio in un box fotografico non lo avevo mai fatto, ed all’inizio i tentativi erano praticamente nulli, con un po’ di calma li abbiamo lasciato riposare un po’, provavo a fare degli scatti, ma più di 4 soggetti in contemporanea non riuscivo a riprendere, un vero peccato. Enea si era spazientito ed era salito a casa, io sono rimasto un altro paio di minuti e come per magia i sei mandarini si sono fatti accomodare sul posatoio, l’ordine non era in scala ma l’importante era riprenderli tutti e sei contemporaneamente, e ce l’avevamo fatta. Sceso Enea è rimasto stupito dalla riuscita dello scatto. Missione compiuta, la foto per Sergio è stata scattata!

Terminate le nostre foto è arrivato Giorgio con un trasportino e dentro i soggetti di cui ci aveva parlato la mattina, ed oltre al Diamante Pappagallo lutino, ha portato una delle sue fantastiche Gola tagliata Albine, un bellissimo Diamante Guttato mutato ed una fantastica Mandarini Bruna, un soggetto migliore dell’altro, e con mi soddisfazione e spero anche la loro sono riuscito a fotografare. Il Diamante Pappagallo lutino, una femmina per la precisione, non aveva un piumaggio in forma perfetta, ma la rarità del soggetto meritava uno scatto a tutti i costi, salvaguardando però sempre il benessere dell’uccello, che comunque si è dimostrato docile e si è fatto fotografare senza denotare troppo stress e timore. Appena finiti gli scatti, Enea ha subito contattato Luigi Montini, perché lui con Giorgio sono stati gli artefici della trasferta Nordeuropea di inizio ottobre, che ha permesso l’arrivo in Italia di questa mutazione, e degli Eumo per Enea! Quando si parla di novità e primizie su esotici rari e mutazioni particolari Luigi è sempre il “colpevole”. Spero prima o poi di ripetere un bel servizio fotografico, con tutte le novità aggiunte in questi ultimi due anni!

Quasi insieme a Giorgio è arrivato a trovarci anche l’amico Roberto, con lui ci siamo accordati per andare a cena assieme in serata. Così si è conclusa la giornata fotografica da Enea, abbiamo salutato Giorgio, dandoci appuntamento per l’Italiano di Rimini, ed una volta smontata l’attrezzatura in macchina abbiamo abbassato la serranda di quel bell’allevamento, con la consapevolezza che tornerò a visitarlo molte altre volte. A quel punto, messa da parte l’ornitologia, ci siamo uniti alle nostre famiglie per continuare a trascorrere insieme un piacevolissimo fine settimana, tra una visita ed una pizza, tra una chiacchiera ed una risata.

Il tempo è volato veloce, l’ora dei saluti si avvicinava, era il momento di tornare a casa, ringraziamo Adriana e Ferdinando, Enea, Tania e Cloe per l’ospitalità riservataci e per il clima familiare in cui ci hanno accolto facendoci sentire sempre a nostro agio.

Grazie

Stefano Giannetti

Caro Stefano, non ho parole per quanto hai scritto e fatto in questi giorni.
Ti ringrazio infinitamente. Sei Grande STE!!!

Stefano Giannetti durante gli scatti fotografici

Stefano Giannetti durante gli scatti fotografici

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