Come allevo

Le gabbie dove allevo i miei diamanti mandarino e passeri del Giappone

Dove allevo:

Allevo i miei diamante mandarino e passeri del Giappone in uno spazio ricavato all’interno del mio seminterrato, quindi allevo al chiuso e con luce artificiale, il locale non è riscaldato ma devo dire che anche nelle giornate più rigide la temperatura non scende mai sotto i 7-8 gradi. Le mie gabbie come si vede dalla foto sono delle batteria con sistema carta che pulisco abitualmente nel fine settimana. In tutte le gabbie ho applicato una mangiatoia a dispenser supplementare di sicurezza, onde evitare che per una mia disattenzione gli uccelli rimangano senza cibo.

I padda invece, li allevo in un’altro ambiente, più aperto e quindi più rigido d’inverno, precisamente in voliere che sono poste all’interno di una grossa e luminosa serra non riscaldata.

Voliera coperta dove allevo i padda. Nel periodo di riposo applico dei posatoi differenziati.

L’alimentazione:

Fornisco alle tre varie specie un misto di semi composto principalmente da scagliola, panico e miglio bianco, durante la riproduzione integro la miscela dei passeri del giappone con avena decorticata, niger e perilla e quella dei padda con avena decorticata, canapuccia e girasoli decorticati, per i diamante mandarino invece non applico nessun cambiamento. Durante lo svezzamento dei piccoli somministro a tutti gli uccelli lo stesso pastone composto da un 60% miscela estrusa in polvere altamente proteica (26% di proteine assimilabili) mescolata ad un 40% di pastone morbido (14% di proteine) per rendere la miscela più morbida ed appetibile. Purtroppo non posso integrare il pastone con semi germinati in quanto non tutti i giorni mi è possibile andare in allevamento e per non avere problemi con le pericolose muffe ho deciso di fare a meno delle proteine naturali dei semi germinati. Finito però il periodo riproduttivo, quando i riproduttori sono a riposo ed i piccoli in fase di muta, fornisco ai mie uccelli numerose erbe prative facili da reperire in primavera come centocchio, ortica, graminacee varie, ma soprattutto semi verdi allo stato lattiginoso (vedi articolo). Il gritt ed il carbone vegetale invece sono sempre a loro disposizione.

Giovani passeri del Giappone nero bruno in fase di muta

La riproduzione:

Finite le esposizioni, quasi sempre a fine Dicembre o primi di gennaio, compongo le coppie stando sempre ben attento ad accoppiare un soggetto intenso con uno brinato. Applico i nidi in plastica esternamente nelle gabbie a batteria ed internamente nelle voliere più grandi. Nelle voliere è mia consuetudine togliere il coperchio al nido per far arrivare più luce all’interno del nido. Come materiale da costruzione utilizzo la juta. Appena nati i piccoli pulcini sono molteplici i problemi da affrontare, il più frequente è il disinteresse dei genitori verso la prole nei primi giorni di vita, problema soprattutto delle coppie giovani ed inesperte, così nei primi giorni di vita, se il tempo me lo consente, imbecco i pulcini artificialmente con l’ausilio di una siringa con beccuccio modificato utilizzando la pappa da imbecco (vedi articolo). Se dopo qualche giorno la coppia continua a disinteressarsi dei piccoli la scoppio e sposto i loro piccoli sotto un’altra coppia più brava. Oltre a questa particolare operazione ed ai consueti spostamenti di piccoli da un nido all’altro nel tentativo di ottimizzare il numero giusto di prole per nido, mi affido soprattutto alla provvidenza ed al naturale ciclo vitale dei miei pennuti.

Giovani d. mandarino grigio guancia nera appena usciti dal nido

La preparazione alle mostre:

É questo per me il periodo più intenso e faticoso, ogni anno infatti preparo per le mostre circa 60-70 soggetti fra singoli e stamm. Inserisco i soggetti scelti in gabbia singola già ad agosto in prospettiva della prima mostra “Zebras” che si tiene a fine settembre e finisco la preparazione con il C. Italiano o il C. Mondiale che si tiene in gennaio. Durante tutti questi mesi dedico molto tempo agli uccelli in preparazione che hanno bisogno di numerose cure ed accorgimenti come: tenere le loro gabbie sempre pulite per evitare che il loro piumaggio si sporchi; fargli fare il bagno in maniera frequente; abituarli velocemente alla presenza umana a limitata distanza; ed in alcuni casi tengo persino gli uccelli a dieta per evitare che ingrassino e perdano la forma ottimale. Insomma un’ingrata fatica che può fare solo chi ha una grande passione per questo hobby e per le mostre ornitologiche.

D. mandarino grigio dorso chiaro diluito di diversa tonalità durante la fase di scelta